Quote ereditarie nella successione legittima

Nella successione legittima, e pertanto in assenza di testamento, le quote che spettano a ciascun erede sono disciplinate dalla legge, in particolare dagli artt. 565-586 del Codice Civile.

La legge prevede che in presenza di discendenti (figli e nipoti) e del coniuge siano questi ultimi a beneficiare dell’intera eredità, eventualmente con la partecipazione degli ascendenti (genitori e nonni) e dei fratelli. In mancanza di questi, erediteranno gli altri parenti sino al sesto grado.

Vediamo con degli schemi le singole ipotesi di successione legittima e le relative quote:

Successione legittima dei soli figli

quote successione se solo figli

La presenza di figli esclude la successione degli altri parenti, ad eccezione del coniuge. Pertanto, se vi sono figli e manca il coniuge (art. 566 c.c.), i primi hanno diritto a tutto il patrimonio ereditario, da dividersi fra loro in parti uguali

Successione dei figli e del coniuge

Se sopravvivono sia i figli che il coniuge bisogna distinguere due ipotesi (art. 581 c.c.):

quote successione legittima figlio e coniuge

se il figlio è uno solo, metà dell’eredità spetta a lui e metà al coniuge

quote successione legittima con più figli e coniuge

se i figli sono più di uno, a questi vanno i due terzi (da dividersi in parti uguali) e il residuo terzo va al coniuge

Successione del coniuge, degli ascendenti (genitori o nonni) e dei fratelli

quote successione se solo coniuge

Se sopravvive solo il coniuge (art. 583 c.c.) a lui spetta l’intera eredità

quote successione se solo genitori

Se sopravvivono solo i genitori, spetta loro tutta l’eredità (art. 569 c.c.)

quote successione se coniuge, genitori e fratelli

Se concorrono alla successione legittima il coniuge, e gli ascendenti e/o i fratelli (art. 582 c.c.), le quote sono le seguenti: al coniuge spetta una quota di due terzi della eredità e ai genitori e fratelli la quota complessivamente un terzo (ma al genitore, o ai genitori complessivamente, deve riservarsi almeno 1/4 dell’eredità)

quote successione se solo fratelli

Se vi sono solo fratelli e sorelle, l’eredità si divide fra loro in parti uguali (art. 570 c.c.)

Si deve inoltre ricordare che il coniuge superstite ha diritto di abitare nella casa coniugale e che questo diritto grava sulla disponibile, e in caso di eccedenza sulle altre quote (art. 540 c.c.)

Se il de cuius muore senza lasciare prole, né genitori, né altri ascendenti, né fratelli o sorelle o loro discendenti, la successione si apre a favore del parente o dei parenti prossimi, senza distinzione di linea. Pertanto erediteranno in parti uguali, prima gli zii, in mancanza i cugini (art. 572 c.c.) e così sino al sesto grado di parentela.

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